Martedì gli indici azionari statunitensi sono saliti, mentre le tensioni in Medio Oriente si sono calmate, danneggiando i prezzi del petrolio e sostenendo le azioni del settore dei viaggi aerei.
Il presidente della Fed Jerome Powell ha testimoniato davanti al Congresso che la Federal Reserve non ha fretta di tagliare i tassi di interesse.
Trump ha continuato i suoi attacchi contro Powell e ha affermato di sperare che il Congresso prenda in considerazione "questa persona testarda e stupida", aggiungendo che l'America pagherà il prezzo della "sua stupidità" per molti anni a venire.
Trump ha affermato che negli Stati Uniti c'è inflazione e che l'economia sta andando alla grande, e ha chiesto ancora una volta che i tassi di interesse vengano ridotti di due o tre punti percentuali, il che farebbe risparmiare al governo 800 miliardi di dollari all'anno.
Nelle contrattazioni, il Dow Jones è salito dello 0,9%, ovvero di 377 punti, raggiungendo i 42.959 punti, mentre l'S&P 500 è cresciuto dello 0,8%, ovvero di 51 punti, raggiungendo i 6.076 punti, mentre il NASDAQ ha guadagnato l'1,2%, ovvero di 240 punti, raggiungendo i 19.872.