Martedì gli indici azionari statunitensi hanno registrato andamenti contrastanti, con il NASDAQ e l'S&P 500 in calo, ma il Dow Jones ha invertito la tendenza registrando guadagni.
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha affermato che la banca avrebbe tagliato i tassi di interesse se non ci fossero stati i piani tariffari del presidente Trump.
Rispondendo a una domanda al Forum della Banca Centrale Europea in Portogallo, ha affermato che la Fed ha sospeso le sue mosse sui tassi di interesse quando ha visto l'entità dei dazi, con le previsioni di inflazione in aumento dopo il loro annuncio.
La Fed ha mantenuto i tassi di interesse invariati al di sotto del 4,5% nonostante le crescenti pressioni della Casa Bianca.
La Fed prevede due tagli ai tassi di interesse entro la fine del 2025 e, sulla base dei dati, Powell ha addirittura aperto la strada a un taglio dei tassi a luglio.
I mercati prevedono una probabilità del 76% che i tassi di interesse non subiscano variazioni a luglio.
Trump ha continuato ad attaccare duramente Powell a causa della sua posizione sui tassi di interesse e ha annunciato pubblicamente l'intenzione di sostituirlo a breve.
Il mandato di Powell come presidente della Fed termina nel 2026, mentre il suo mandato come membro della Fed termina nel 2028.
In caso contrario, i dati statunitensi precedenti mostravano che l'indice PMI manifatturiero ISM era salito a 49 a giugno, rispetto a 48,5 di maggio.
I dati ufficiali hanno mostrato che i posti di lavoro disponibili negli Stati Uniti sono aumentati a 7,8 milioni a maggio, rispetto ai 7,4 milioni della rilevazione precedente.
Alla chiusura, il Dow Jones è salito dello 0,9%, ovvero di 400 punti, raggiungendo i 44.495 punti, con un massimo della sessione a 44.604 punti.
L'S&P 500 è sceso dello 0,1%, ovvero di 7 punti, attestandosi a 6.198 punti, con un massimo della sessione a 6.210 punti.
Il NASDAQ ha perso lo 0,8%, ovvero 167 punti, attestandosi a 20.203 punti, con un massimo della sessione a 20.339 punti.